giovedì 10 giugno 2010

Lascia che sia primavera





Sulle tue guance due gigli bianchi pieni
di una primavera crudele,
che risveglia l'eco di un addio in dormiveglia
sui campi vermigli d'aurora, proprio all'alba
quando gli occhi ancora socchiusi trattengono
una piccola lacrima: ciò che rimane di un sogno.
Colpevole di aver consegnato alla luna
le mani di una bambina ancora troppo ingenua
e nascosto in ventre il desiderio di averle piene...
Piene di cielo. Poi solo una fronte graffiata di stelle.

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